Il tradizionale Pupazzo di Neve è sicuramente una tra le icone più rappresentativa dell’inverno e del periodo natalizio: la sua immagine compare su innumerevoli decorazioni, film e cartoni animati e può essere oggi facilmente considerato una forma popolare di arte installativa.
Volete cimentarvi nella realizzazione di un Pupazzo di Neve? La fase ottimale per modellare la neve è il momento in cui questa si avvicina al suo punto di fusione: è allora che diviene compatta e umida al punto giusto per costruire un perfetto snowman.
Di solito vengono usati dei ramoscelli per le braccia e la tradizione vuole che gli occhi e il sorriso siano di carbone o carboncino, mentre una carota spicca in pieno viso a simboleggiare il naso.
Sono spesso inclusi nella realizzazione del classico Pupazzo vestiti maschili, solitamente un cappello a cilindro e una sciarpa.
Il simpatico Pupazzo di Neve protagonista del film Frozen, della Walt Disney Pictures
In Europa e in Nord America il Pupazzo di Neve viene tradizionalmente creato con tre sfere di neve di diverse misure. Vengono invece costruiti con due sfere di neve in Asia orientale. In Giappone, I Pupazzi di Neve sono chiamati yuki daruma dalla tradizionale bambola Daruma, di forma rotonda.
Difficile ricostruire una vera e propria storia del pupazzo di neve. Nonostante questo, Bob Eckstein, autore di «The History of the Snowman» ne ha documentato la presenza fin dai tempi del Medioevo. La prima fonte che ha ritrovato è un’illustrazione, seppur marginale, del libro «Book of Hours», 1380, trovato a L’Aia nella Koninklijke Bibliotheek.
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Il pupazzo di neve nel cinema e nei fumetti
La presenza del pupazzo di neve nei media è pressoché infinita.
Tutti conoscono il leggendario personaggio di Frosty, un pupazzo di neve che prende vita grazie a un magico cappello posato sulla sua testa da alcuni bambini, comparso per la prima volta nel testo della popolare canzoncina statunitense Frosty the snowman e poi riproposto negli anni in decine di cortometraggi, film d’animazione e serie tv per bambini
Il Pupazzo di Neve è stato protagonista anche di film come Jack Frost, con Michael Keaton, o del recente lungometraggio d’animazione Disney Frozen, e addirittura di alcuni horror movie.
Abbondante è la sua presenza nei fumetti (diverse sono, ad esempio, le strisce dei Peanuts che ritraggono Linus, Charlie Brown e amici alle prese con la costruzione di snowmen), o in alcune poesie (da Gianni Rodari a Jacques Prévert).
Una striscia tratta da Calvin & Hobbes, di Bill Watterson. Credits: http://zone.aintitcool.com/
Curiosità sul Pupazzo di Neve
Numerosi sono i festival di sculture di ghiaccio e di neve in giro per il mondo: uno fra tutti è il Sapporo Snow Festival, che si tiene ogni anno a febbraio, in Giappone. Oltre ad ammirare le molteplici imponenti opere di neve gli spettatori che si sentono ispirati possono partecipare come “scultori” aiutando a battere il record, stabilito dallo stesso festival pochi anni fa, di una folla di 10.000 pupazzi di neve.
Un’orda di pupazzi di neve protagonista al Festival Giapponese di Sapporo
Curiosità: il record del pupazzo di neve più alto del mondo è per il momento in mano a Olympia, nivea gigantessa alta più di 37 metri, con due alberi di Natale come braccia e pneumatici dipinti di rosso come labbra. È stata costruita a Bethel, nel Main (Usa).
